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CNA Fita Trasporto persone: “Con nuove restrizioni attività in calo del 70%. Necessari indennizzi per non mettere a rischio 100 mila lavoratori”

Pubblicato il 28 Ottobre, 2020 Comunicazioni

Le nuove misure restrittive in vigore da ieri per il contenimento del contagio determinano una ulteriore diminuzione della mobilità con pesanti conseguenze su taxi e NCC auto e Bus. CNA Fita trasporto persone stima una contrazione della domanda intorno al 70%, tornando ai livelli di maggio-giugno. Tra luglio e la prima metà di ottobre l’attività ha registrato un calo medio del 50% attestandosi sul livello minimo di copertura dei costi.

CNA Fita trasporto persone sollecita il Governo a inserire anche questa categoria tra quelle più colpite dalle nuove restrizioni con conseguente necessità di indennizzi a fondo perduto.

Da troppi mesi i tassisti, che devono rispettare precisi obblighi rientrando tra i servizi essenziali, e i noleggiatori offrono le proprie prestazioni in costante perdita, senza che venga tenuto in alcun conto il sacrificio a cui la categoria è stata sottoposta.

L’impegno di riconoscere un ristoro allineato alle perdite accumulate deve comprendere anche il trasporto persone non di linea che da fine febbraio continua a garantire il proprio servizio senza nessun intervento diretto a sostegno.

CNA Fita trasporto persone auspica che le positive parole espresse più volte dalla Ministra dei Trasporti Paola De Micheli si trasformino rapidamente in atti concreti. In assenza di interventi sono a rischio circa 100mila lavoratori tra titolari di licenze taxi, concessioni NCC auto e bus e collaboratori delle varie strutture organizzative.

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